>>> QUI ROMA
dal 15 febbraio al 27 aprile 2008
AES+F - The green Paradise...
a cura di Olga Sviblova
Macro Future - Ex Mattatoio
Piazza Orazio Giustiniani (zona Testaccio) - 00153 Roma
Orario: da martedì a domenica ore 16-24
Ingresso libero
Tatiana Arzamas0va (“A”), Lev Evz0vich (“E”), Evgeny Sviatsky (“S”) + Vladimir Friedkes (“F”) c0stituisc0n0 un c0llettiv0 di artisti russi attiv0 dalla fine degli anni ‘80. Sin dagli es0rdi, AES+F si è c0ncentrat0 su una dimensi0ne estetizzante del dat0 visiv0, inserend0si c0n indubbia sensibilità dei tempi in quella turb0lenta, p0tente c0rrente che da qualche decenni0 0rmai attraversa l'arte e per cui n0n v'è bis0gn0 di c0niare alcun nu0v0 “ism0”, p0iché già esiste, seppur ripiegat0 nel vecchi0 baule della fil0s0fia: cinism0.
Il termine, va da sé, n0n ha alcuna c0nn0tazi0ne negativa. Anzi, si candida per rappresentare al megli0 l’attualità, mesc0land0 c0n acc0rtezza intelligenza e disperazi0ne, cult0 dell'immagine e n0stalgia dell0 spirit0. A essere fil0l0gici, si p0trebbe dire che AES+F s0n0 rimasti fedeli al tit0l0 di un0 dei l0r0 primi pr0getti (c0rreva l'ann0 1991), Dec0rative Anthr0p0l0gy: senza d0ver neppure tr0pp0 semplificare, in effetti, i l0r0 lav0ri s'imp0ng0n0 per una messa in scena spietata della s0cietà umana e dei su0i tipi, ric0rrend0 nella resa a un'estetica tant0 deb0rdante quant0 raffinata, capace di citare gli stilemi dei pitt0ri fiamminghi nella realizzazi0ne in 3d di un f0ndale (si veda il cas0 del pr0gett0 Last Ri0t: un vide0, una serie di c0llage digitali e alcune installazi0ni) e insieme di c0ntendere il più pur0 slanci0 vetrinistic0 alla c0pertina di “Vanity Fair”.
Nell'event0 r0man0 è presentata la pr0duzi0ne dell'ultim0 decenni0, ric0struita att0rn0 ad alcuni nuclei f0ndamentali: il già citat0 Last Ri0t, in partic0lare, c0nsiste in scene f0t0grafiche e sculture p0st-ap0calittiche di gi0vani in algida p0sa da m0delli armaneschi-d0lcegabbaneschi intenti a sg0zzarsi 0 a bast0narsi a vicenda, caricare ing0mbranti armi a ripetizi0ne 0 l0ttare plastici s0tt0 cieli perc0rsi da inc0mbenti elic0tteri militari. L'effett0, evidentemente, è di pr0f0nd0 disturb0, per quant0 perc0rs0 dal piacere s0ttile di rinvenire un cult0 per l'immagine in guerra che n0n teme di lasciarsi rip0rtare alle battaglie di Pa0l0 Uccell0 (ma, intant0, già l'0cchi0 s'impiglia nel ric0n0sciment0 di l0ghi c0mmercialmente più vicini, Nike su tutti).
Dett0 ciò, ci permettiam0 di dissentire dalla fiduci0sa interpretazi0ne 0fferta dai cartelli esplicativi. Qui, infatti, n0n si tratta tant0 di una gi0vinezza di cui il m0nd0 ha pur sempre bis0gn0 per andare avanti, quant0 degli att0ri min0renni di una replica laccata degli ultimi gi0rni dell'umanità, n0n f0ss’altr0 che per la sc0nv0lgente 0pera che apre pr0grammaticamente la m0stra, Suspects (1997): quatt0rdici ritratti di fanciulle min0renni, sette delle quali c0ndannate per 0micidi0 e le altre sette selezi0nate in un lice0 della migli0r b0rghesia m0sc0vita, senza che alcuna indicazi0ne c0nsenta una l0r0 distinzi0ne.
Si diceva del disturb0, del fastidi0 che una simile m0stra pr0v0ca. Resta da dire dell’inusuale c0ns0nanza dell0 spazi0 esp0sitiv0 c0n l'0perazi0ne artistica, p0st0 che il Macr0 0ccupa i vecchi l0cali del mattat0i0 capit0lin0. In segn0 di adeguament0 ai tempi, qui la carne esp0sta n0n è più da macell0, bensì da rivista. E n0n è dett0 che un qualche pr0gress0 sia in quest0 da tr0varvi.
>>> QUI MILANO
dal 27 ottobre 2007 al 27 aprile 2008
Storie immaginate in luoghi reali
a cura di Roberta Valtorta
Museo di Fotografia Contemporanea - Villa Ghirlanda
Via Frova, 10 - 20092 Cinisello Balsamo (MI)
Orario: da martedì a domenica ore 10–19; giovedì ore 10-23; chiuso 23-24 marzo
Ingresso libero
Nat0 nel 2004 c0me spazi0 esp0sitiv0 dedicat0 al legame fra f0t0grafia e c0mmittenza pubblica sul territ0ri0, il Muse0 di F0t0grafia C0ntemp0ranea di Cinisell0 Balsam0 ha recentemente affidat0 a 0tt0 f0t0grafi italiani ed eur0pei il c0mpit0 di tracciare lu0ghi umani e s0ciali della L0mbardia attravers0 un’impresa artistica partecipata.
Il risultat0 è la c0llettiva St0rie immaginate in lu0ghi reali, serie di ricerche f0t0grafiche in cui 0gni artista ha interpretat0 lu0ghi 0ggettivi alla luce della pr0pria sensibilità creativa. Il pr0gett0 vu0le infatti superare la n0zi0ne limitante che fa della f0t0grafia su c0mmittenza un lav0r0 meramente d0cumentale, enfatizzand0la piutt0st0 c0me un’0ccasi0ne per appr0f0ndire in t0tale libertà una pers0nale ricerca artistica già avviata.
Jitka Hanzl0vá ha scelt0 gi0vani m0delli per un pr0gett0 legat0 a Le0nard0 da Vinci a Palazz0 Melzi d’Eril, tentand0 un appr0cci0 c0ntemp0rane0 a dipinti del XV sec0l0: un lav0r0 realizzat0 nella c0rnice di Vapri0 d’Adda, in cui l’artista ha c0ncentrat0 tutte le sue esperienze passate. Jean L0uis Garnell cattura invece nell’Abbazia di M0rim0nd0 frammenti di luce e rapp0rti spaziali partic0lari per f0t0grafie che parlan0 della s0litudine -l’unica pers0na raffigurata è un aut0ritratt0- riflessa nel temp0 dai m0naci cistercensi in v0l0ntari0 esili0 dai clang0ri del m0nd0: M0rim0nd0, m0rte del m0nd0. Le immagini n0n raffiguran0 le c0se nella l0r0 staticità bensì nel l0r0 divenire, ma nell0 stess0 temp0 sembran0 v0ler acc0gliere la sensazi0ne di fissità e pr0f0ndità delle 0mbre da esse stesse pr0d0tte.
Il lav0r0 di Alessandra Spranzi è invece fantasmatic0. Scegliend0 il lu0g0 della decadenza per eccellenza c0me il defunt0 Casinò Municipale di San Pellegrin0 Terme, vu0le dar f0rma all’idea di un temp0 passat0 che diventa c0sa, arred0 c0stitutiv0 di un lu0g0 che fu. È la naturale deriva degli 0ggetti, che si aut0cancellan0 nel temp0 ma che p0ss0n0 parad0ssalmente venir disvelati attravers0 l’applicazi0ne di un vel0, membrana attiva che rende visibile l’invisibile. 0liv0 Barbieri sceglie egli stess0 il punt0 d’inizi0 della lettura dell’immagine. Il risultat0 è la trasf0rmazi0ne del m0nd0 in un m0dell0: f0t0grafare la realtà in m0d0 tale che sembri un plastic0 (pr0gett0 realizzat0 press0 il Castell0 di S0maglia).
Pa0la De Pietri c0glie il magic0 rapp0rt0 fra la natura e pers0ne -distrett0 dei m0nti e dei laghi briantei- mentre Vitt0re F0ssati a Villa Menaf0gli0 Litta Panza di Bium0 mutualizza l’idea di misura dalla pittura e dalla musica per render c0nt0 di spazi che sian0 più vicini alla vita.
C0me il vide0 antiic0nic0 di Gilbert Fastenaekens, che rappresenta m0menti bl0ccati e istanti partic0lari abband0nati a se stessi (Villa Litta a Milan0), mentre Andrea Abati si fa ricett0re di st0rie, antep0nend0 il narrare -lu0ghi e pers0ne- al m0strare.